domenica 25 novembre 2007

STORIA DI JOE SARNATARO


nella foto: Joe Sarnataro(alias di Edoardo BENNATO)

Nella primavera del 1992 irrompe sulla scena musicale italiana un nuovo artista che, dopo un periodo trascorso in America, dove ha approfondito la conoscenza del blues e del rock, torna in Italia, a Napoli, ed insieme ad alcuni vecchi amici, compone canzoni, aiutato dal nonno.
Il nome di questo nuovo personaggio è "Joe Sarnataro", che pubblica il 33 giri "E’ asciuto pazzo ‘o’ padrone" e realizza anche un film a puntate dal titolo "Joe e suo nonno", trasmesso da Raiuno.

Con la complicità di alcuni giornali e riviste musicali che scrivono articoli e conservano l’anonimato sul personaggio Edoardo Bennato riesce ad avverare un sogno che aveva nel cassetto da diversi anni, realizzare un film musicale sulla città di Napoli; ci riesce con lo pseudonimo di Joe Sarnataro, personaggio da lui inventato e interpretato: basette e capelli lunghi, baffi e pizzo, occhi azzurri, tatuaggi, vestiti di pelle, collane e bracciali. Nella realizzazione del disco Edoardo si avvale della collaborazione dei "Blue Stuff", blues band napoletana con esperienza decennale, cercata e voluta proprio per realizzare questo progetto.

I brani, tutti cantati in napoletano, parlano ancora di Napoli, dei suoi problemi, della sua lasciva classe dirigente e della rassegnazione della sua gente. Quando l’album viene pubblicato, nessuno pensa che brani come "Sotto viale Augusto che ce sta?", "‘O billoco l’acqua!" e "Vutammo pe tè", di li a poco diventeranno di stringente attualità a seguito della tangentopoli napoletana.

Nel libretto allegato al CD sono riportati i testi in napoletano con le traduzioni in italiano e vari disegni a fumetti eseguiti da Loredana Nicosia, (disegnatrice di fumetti) che da questo album inizia la collaborazione con Edoardo.
Curiosità da segnalare è che Edoardo, quando interpreta questo personaggio, abbandona la sua inseparabile chitarra e nei concerti suona soltanto l’armonica.


Il film "Joe e suo nonno" viene prodotto anche in videocassetta dalla RCS Video.
Joe Sarnataro con i Blue Stuff partecipa nello stesso anno, il 10 Luglio, al Festival Jazz di Montreux (Svizzera).

Come già accaduto nel 1980, anche questa volta Edoardo decide di pubblicare un altro 33 giri di inediti nello stesso anno, questa volta con il suo nome; l’album viene pubblicato alla fine dell’estate e si intitola "Il paese dei balocchi" . Il disco, al contrario del blues di Joe, è molto rock, pieno di autoironia e di tematiche sociali, oltre a brani dedicati alla magia della donna.

In un brano dell’album "Here comes Bo Diddley" collabora come autore e partecipa con chitarra e canto, una leggenda del blues "Bo Diddley" presente, inoltre, anche nel video tratto dall’omonimo brano. Il tour che segue in città italiane ed europee, vede lo spettacolo dividersi in tre momenti diversi: la prima parte Edoardo Bennato "one man band"; la seconda parte Joe Sarnataro con i Blue Stuff; la terza parte Edoardo Bennato con la rock band

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