martedì 27 novembre 2007

GUGGENHEIM A VERCELLI




Quando l'ideatore, l'architetto torinese Ferdinando Fagnola, noto per le sue numerose strutture museali ed espositive, l'aveva immaginata e disegnata, ancora non sapeva che avrebbe ospitato le prestigiose opere della Fondazione Guggenheim in un allestimento del tutto nuovo.
Ma fin da principio il progettista aveva le idee ben chiare sulla sua funzione: «Il primo passo nel corso della realizzazione di un progetto – dice Fagnola - è compiere un atto di conoscenza, dare un nome al frutto della propria creatività e in questo caso fin da subito non avevo avuto dubbi: la struttura espositiva per la ex chiesa vercellese di San Marco si sarebbe chiamata Arca per indicare l'inizio di un nuovo viaggio e di un percorso artistico e principalmente per indicare un luogo protettivo, uno scrigno all'interno di uno scrigno».

Ed Arca fu, quella che oggi, nella navata centrale, racchiude e custodisce le perle della mostra "Peggy Guggenheim e l'immaginario surreale" e su cu ieri a Vercelli, in Piemonte, si è alzato ufficialmente il sipario.

Arca – dal costo di un milione di euro, finanziato per l'80% dalla Regione Piemonte e per il resto dalla città di Vercelli - è una costruzione architettonica dalle linee estremamente semplici la cui peculiarità sta nella copertura trasparente in cristallo blindato che consente, mentre si osservano i quadri d'arte moderna, di alzare lo sguardo e di ammirare le volte a crociera tipicamente medioevali.

«Il risultato, ottenuto anche grazie alla raffinatezza di Arca e alle trasparenze interessanti della ex chiesa, che danno l'idea di un aspetto metafisico-surreale, è stato di un evento di alto livello che risponde in pieno alle finalità della nostra Fondazione, vale a dire formare ed educare a comprendere l'arte contemporanea» ha dichiarato Philip Rylands, direttore della Fondazione Guggenheim.

Venendo alla mostra, che ha come protagonisti i capolavori dei pionieri e maestri del movimento del surrealismo, il tour è pensato per il visitatore che vuole essere libero di muoversi in ogni direzione, studiando per ogni centimetro di ciascuna tela le luci che meglio la facciano risaltare. Nella prima sala, sulla parete di sinistra, non sfugge il quadro che è stato scelto come logo della mostra e copertina del catalogo della Giunti Editore: si tratta dell'opera di Victor Brauner, Senza titolo, proveniente dalla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia (nella foto).

Accoglie il visitatore «Il violinista» di Marc Chagall e più avanti i colori caldi della tela firmata dallo stesso autore, «Il calesse volante». E ancora «La nostalgia del poeta» di Giorgio de Chirico e «La nascita dei desideri liquidi» di Salvador Dalì, «Il personaggio» di Joan Mirò e lo «Studio» di Picasso accanto a molte sculture di Alberto Giacometti "una mostra nella mostra".

Ecco allora che la ex chiesa di San Marco giunge a nuova vita: di fondazione duecentesca, situata nel cuore della città, prima fu luogo di culto, poi scuderia per le truppe napoleoniche e successivamente mercato coperto fino agli anni Novanta e oggi sede di manifestazioni culturali d'eccellenza. Lungo le sue due navate laterali sono stati posizionati pannelli espositivi che forniscono notizie e informazioni sulla storia dell'edificio e sul consistente capitale storico-artistico di Vercelli: dal Sant'Andrea, basilica gotico romanica alla pinacoteca del museo Borgogna, agli affreschi di Gaudenzio Ferrari in San Cristoforo.

Gli aspetti organizzativi della mostra, che si potrà visitare fino al 2 marzo 2008, sono affidati a Giunti Arte mostre musei (Gamm), che ne pubblica anche il catalogo.

Per gli orari di visita: da lunedì a venerdì dalle 14 alle 19, mentre sabato e domenica non stop dalle 10 alle 20.
Il biglietto costa 8 euro e 9,5 euro, se acquistato in prevendita; prenotazioni via Internet su www.ticket.it/guggenheim o chiamando lo 02-542754.

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