martedì 27 novembre 2007

LASCIA PERDERE,JOHNNY!

La musica, la famiglia, e l'"ingenuità" degli anni Settanta.

Sono questi tre gli elementi del nuovo film di Fabrizio Bentivoglio "Lascia perdere, Johnny!", nelle sale da venerdi 30 novembre. "E' soprattutto una storia di musica – dichiara Bentivoglio, anche interprete -. E l'amore per la musica è una parte essenziale della mia vita: una passione che gradualmente, grazie all'incontro con gli Avion Travel, si è trasformata in una complessa esperienza umana".

Faustino Ciaramella è un ragazzo che inizia a suonare la chitarra, e che nel disastro di una breve e improbabile tournée riesce a mettere insieme una strana famiglia, togliendo peso ai conflitti e affidandosi ai suoi compagni di avventura: un impresario dalla fuga facile, un trombettista-bidello, un direttore d'orchestra al tramonto, un cantante che non ha mai avuto successo (un irriconoscibile Peppe Servillo non più pelato, ma ricoperto da un cespuglio di capelli).
"Gli anni Settanta – continua Bentivoglio - li ricordo come anni di ingenuità, come un tempo in cui ci si affidava al futuro e agli altri con una certa incoscienza, ma anche con fiducia. Un tempo in cui i desideri contavano più delle possibilità, il talento non era un'ossessione, e il rapporto con gli altri non solo un rapporto di concorrenza".
Oltre al sentimento di quel periodo, c'è anche l'eco di altre epoche: gli anni Cinquanta, con Falasco e i suoi orchestrali; i Sessanta, che vivono nella figura del Maestro Riverberi e nella sua musica; gli anni Ottanta, allusi nella parte finale, con lo spettro del fallimento e della solitudine, segni di un nuovo tempo che sta per cominciare. E, come spesso nelle storie di formazione, anche quella di Faustino è collocata in un tempo chiuso, il tempo che precede la sua partenza per il servizio militare. In apparenza un tempo di attesa, ma lui lo usa inconsapevolmente, e lo vive come un apprendistato, un'introduzione alla vita adulta.


"Lascia perdere, Johnny!" di Fabrizio Bentivoglio. Con Antimo Merolillo (per la prima volta sullo schermo), Ernesto Mahieux, Lina Sastri, Peppe Servillo, Toni Servillo, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio. Produzione Fandango di Domenico Procacci, in collaborazione con Medusa Film e Sky

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