venerdì 23 novembre 2007

JOHN ZORN AGLI ARCIMBOLDI








Prosegue con il concerto del celebre compositore John Zorn la grande festa del Teatro degli Arcimboldi. Venerdì 23 novembre alle 21.00 il famoso sassofonista trascinerà la platea del Teatro con Zorniana, spettacolo in prima italiana (ed unica data in Italia): una serata interamente dedicata alle sue opere musicali ed alle sue collaborazioni.


Sul palcoscenico degli Arcimboldi, assieme allo stesso Zorn si alterneranno quattro diverse formazioni composte da una serie di eccezionali solisti: da un duo con il leggendario batterista Milford Graves (per la prima volta a Milano) al progetto Cobra, alla prima esibizione italiana del gruppo cult Secret Chiefs3. Compositore, sassofonista, produttore, ideatore e titolare dell'etichetta discografica indipendente Tzadik, nonché affermato talent-scout, John Zorn è una delle figure-chiave della musica contemporanea: la sua incessante attività di musicista è stata sempre supportata da una profonda curiosità per tutto ciò che è "nuovo", da un eclettismo ai limiti della bulimia e da un'incontrollabile prolificità discografica.

Zorn è uno dei musicisti più estremi degli ultimi anni; esponente della avanguardia downtown di New York, si è ispirato, nella sua produzione musicale, a compositori americani come Charles Ives, John Cage, Harry Patch e a jazzisti come Anthony Braxton, Ornette Coleman, Jimmy Giuffre e Roscoe Mitchell. Amante dell’interpretazione libera e dell’improvvisazione, la sua tecnica al sax contralto è unica e impressionante. La sua musica attraversa diversi generi ma alla base di ogni suo imprevedibile concerto c’è soprattutto violazione dei confini e potente creatività.

Nato a New York nel 1953, dal 1974 è il musicista più attivo del Lower East Side di New York e diviene presto un esponente rappresentativo dell’avanguardia della “downtown” applicando la “teoria del gioco” alla struttura dell’interpretazione libera, una tecnica parallela a quella della “conduzione” di Butch Morris. Lo studio appassionato del bebop e la sua tecnica al sax contralto “affilata come un rasoio” gli procurano ampia considerazione da parte dei musicisti jazz. Naked City (Bill Frisell alla chitarra, Wayne Horvitz alla tastiera, Fred Frith al basso, Joey Baron alla batteria) diviene il veicolo con cui John Zorn riesce a passare attraverso lo Sleaze – Jazz, il surf rock e l’hardcore: il loro emozionante debutto nel 1990 per la Elektra Records è l’avvio di un periodo, che durerà per tutti gli anni ‘90, di altre registrazioni impegnative e provocatorie (con la collaborazione a tempo pieno di Yamatsuka Eye cantante dei Boredoms). Nel 1991 crea “Pain Killer” con il bassista e produttore Bill Laswell e con Mick Harris (batterista dei Napalm Death). Dello stesso anno è “Guts of a Virgin” per la Earache Records, etichetta dell’ hardcore di Nottingham. Alla metà degli anni 90 dà vita a Masada per esplorare la cultura e la musica ebraica. La violazione dei confini dei diversi generi che Zorn crea con la sua musica sembra pronta a diventare il senso comune della musica creativa.

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