sabato 26 gennaio 2008

RITROVATA PARTITURA OPERA DI SPONTINI

Per 31 mila euro il Comune di Maiolati Spontini ha acquistato il manoscritto autografo e perfettamente conservato di un'opera di Gaspare Spontini che si riteneva perduta, La fuga in maschera, commedia per musica in due atti su libretto di Giuseppe Palomba, scritta nel 1800. La città natale di Spontini si è aggiudicata la partitura, in possesso della Libreria antiquaria Lisa Cox di Londra, in un'asta. Anche grazie al finanziamento della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana e della Provincia di Ancona. Il documento è stato presentato in anteprima alla stampa presso la Casa Museo di Gaspare Spontini a Maiolati, dove resterà esposto. La partitura sarà sottoposta ad una revisione critica della Fondazione Pergolesi Spontini, in vista dell'allestimento in prima esecuzione in epoca moderna nell'ambito dell'edizione 2009 del Festival Pergolesi Spontini. La revisione è affidata a Federico Agostinelli, il musicologo che ha certificato l'autenticità e la completezza del manoscritto ritrovato a Londra.

La fuga in maschera fu rappresentata per la prima volta durante il Carnevale del 1800 al Teatro Nuovo di Napoli, pochi mesi dopo il debutto de La Finta Filosofa. Entrambe le opere spontiniane facevano parte dei festeggiamenti per la restaurazione della monarchia dei Borboni. Dopo il 1800 non si hanno notizie di una nuova messa in scena de La fuga. Per Agostinelli "si tratta di un ritrovamento eccezionale. Dell'opera infatti erano noti il titolo e il libretto, ma non la partitura, di cui non resta nessun'altra copia conosciuta". Il manoscritto, composto da 393 folii, comprende la partitura completa della Sinfonia introduttiva e dei due atti. I brani musicali (undici nel primo atto e otto nel secondo) sono scritti da Spontini, inframmezzati da recitativi secchi non di mano spontiniana: come era d'uso all'epoca i recitativi venivano composti da collaboratori del maestro. La trama dipinge una commedia degli equivoci e degli intrighi piena di gag (tra cui una seduta spiritica con marchingegni parlanti), protagonista la bella Elena che, durante una festa in maschera, fugge con l'amato Nardullo. Con una licenza spontiniana: la figura dell'amoroso è affidata non al tenore ma ad un basso buffo.

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