martedì 15 gennaio 2008

"LA DIVINA COMMEDIA" E' IL TESTO ITALIANO PIU' LETTO DAGLI STRANIERI

E' 'La Divina Commedia' il libro italiano più emozionante che, anche all’estero, si rilegge sempre volentieri.
Lo rivela il sondaggio mensile della 'Dante Alighieri', società da sempre impegnata nella diffusione della lingua e della cultura italiane nel mondo. La notizia sorprendente è che, a piazzare l’opera del sommo poeta in cima alla classifica, non sono stati i voti degli italiani, in patria o residenti all’estero, ma soprattutto gli stranieri che si confermano, secondo Alessandro Masi, segretario generale della 'Dante', i principali ‘acquirenti’ di cultura italiana. Masi, però, pur apprezzando il successo di Dante Alighieri nel mondo, ribadisce la necessità di una politica culturale volta a sostenere gli autori contemporanei, e non solo i ''nonni'' della cultura italiana.

''La ‘Divina Commedia’ è un motivo di orgoglio, un simbolo che rappresenta un po’ il marchio di qualità dell’italianità nel mondo – ha spiegato Masi - ma sarebbe opportuno far conoscere all’estero anche i nuovi scrittori italiani. Per questo, ho più volte chiesto al Premio Strega di mettere a disposizione della 'Dante' le opere della cinquina finalista da portare all’estero, ma non ho mai avuto risposta. Il problema – ha spiegato il segretario generale della ‘Dante’ – è che in Italia non abbiamo una politica del libro contemporaneo ed è colpa nostra se i nostri nuovi scrittori non arrivano all’estero, dove al massimo si impongono quei titoli che riconducono a degli stereotipi, come ‘Gomorra’. Non possiamo continuare ad affidarci sempre ai ‘nonni’ della letteratura, ma per rinnovarci è necessaria una politica estera attenta, in grado di trovare la congiunzione tra produzione, edizione, traduzioni e diffusione del libro, mettendo insieme i pezzi di un puzzle complesso che comprende la questione dei diritti e gli accordi internazionali. Comunque, almeno grazie a Dante attorno al libro italiano gira un’economia e un interesse da prendere al balzo''.

Secondo il segretario generale della società Dante Alighieri, l’amore per il sommo poeta rappresenta, dunque, una ''palla da prendere al balzo'' perché è la testimonianza della vitalità della cultura italiana nel mondo, ''una cultura che nei valori più profondi e più universali ha ancora da dare molto al mondo''. ''Il sondaggio della ‘Dante’ - spiega Masi - rappresenta l’ennesima conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di come la ‘Divina Commedia’ racchiuda in sé le componenti fondamentali della cultura Occidentale. D’altra parte, l’Europa non sarebbe quello che è oggi se non ci fosse stato Dante, che viene tradotto in tutto il mondo, in slovacco, in ucraino, in ebraico''.

''L’ambasciatrice della Slovacchia in Italia – ha ricordato Masi - una volta mi ha raccontato che, negli anni Settanta, Spadolini si recò in visita in Cecoslovacchia e, di ritorno in Italia, scrisse un articolo di fuoco criticando aspramente il Paese perché nelle librerie non aveva trovato la ‘Divina Commedia’. Non avevano fatto in tempo a spiegargli che le 25mila copie dell’opera appena pubblicate erano andate letteralmente a ruba''. Se in Italia la rivalutazione di Dante è passata attraverso personaggi come Roberto Benigni, che si sono impegnati a ricordare che Dante esiste, ''per gli stranieri Dante è l’equivalente di ciò che rappresenta per noi italiani Shakespeare - ha aggiunto Masi - non può esistere una libreria o una biblioteca in cui non ci sia almeno una copia della 'Divina Commedia'''.

I risultati del sondaggio sono visibili sul sito www.ladante.it: al primo posto, con il 9% dei voti complessivi, si piazza l’opera del 'sommo poeta' (9% delle preferenze totali), a distanza di pochi voti si collocano 'Il nome della rosa' (8%), 'I promessi sposi' e 'Il Gattopardo' (7%) e 'Se questo è un uomo' ( 6%), seguiti a distanza da 'Cuore', 'La coscienza di Zeno', 'Le avventure di Pinocchio', 'Il barone rampante', 'La storia' e 'Và dove ti porta il cuore'. Gli accessi più numerosi si sono registrati dal continente americano, Argentina e Brasile su tutti, e dall’Europa (soprattutto Svizzera, Francia, Spagna, Polonia e Olanda). La novità assoluta arriva dal continente africano, in particolare dal Marocco, con un notevole incremento di contatti rispetto al passato.

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