domenica 25 maggio 2008

LAURENCE FERLINGHETTI




Il 24 marzo del 1919 nasce a Yonkers; il padre, italiano, muore prima che egli nasca, mentre la madre, ebrea-francese, non riesce ad accudirlo.
Viene affidato agli zii materni che lo portano in Europa e poi di nuovo a New York.

A causa di problemi economici viene messo in un orfanotrofio e poi ripreso con sé dalla zia che lo tiene e lo fa educare in una ricca casa presso cui lavora.

Legge Hemingway e Wolfe finché si arruola in Marina, sbarcando in Normandia e permanendo anche a Nagasaki, per poi tornare ad iscriversi, come reduce, alla Columbia University.
Nel '50 si laurea alla Sorbona. Comincia a scrivere , a dipingere e svolge il ruolo di insegnante.
Frequenta Rexroth e i poeti del San Franciscos Poetry Center e nel 1953 con Peter Martin fonda una libreria specializzata in edizioni tascabili, la City Lights Bookstore.
Subito gli viene l'idea di pubblicare della poesia e, abbandonato dal socio, dà inizio alla serie dei Pocket Poets. Si trovò così proprietario di una casa editrice, conosciuto da tutti gli artisti della San Francisco Renaissance e autore egli stesso di prosa, di teatro e di poesia.

Le Opere

Nel 58 scrive: "La poesia che si è fatta udire di recente è ciò che potrebbe essere chiamata poesia di strada. Perché consiste nel far uscire il poeta dal suo interiore santuario estetico dove troppo a lungo è rimasto a contemplare il suo complicato ombelico. Consiste nel riportare la poesia nella strada dove era una volta, fuori dalle classi, fuori dalle facoltà e in realtà fuori dalla pagina stampata. La parola stampata ha reso la poesia silenziosa". Nel 1956 pubblica A Coney Island of the Mind (Coney Island della mente), una raccolta di 48 poesie; la sua opera è diretta e mostra un reduce che perplesso osserva i reduci della "semidemocrazia" americana. Due anni più tardi mette in commercio l'antologia Paroles (Parole) dove raccoglie le sue traduzioni di Prévert, meritandosi così il soprannome del "Prévert d'America".
Infine nel 1960 esce Her (Lei), che gli attirò addosso l'accezione di scrittore surrealista; la narrazione infatti si lancia alla rincorsa di una figura adolescenziale: Lei. Per Lei, madre o se stesso, l'autore si getta in un continuo arricchimento di sé al di là del reale; il tutto non è un monologo, quanto "un nastro che registra ininterrottamente il fluttuare di diversi strati della coscienza". Ormai famoso compra un terreno a Big Sur e una tenuta residenziale a San Francisco non mutando tuttavia le proprie amicizie politiche e letterarie. Il suo pensiero si può così riassumere: "La scienza ha vinto la natura ma la natura non può essere vinta.- Quindi la scienza deve essere abolita e le macchine devono sparire".

L'autore di Coney Island of the Mind, l'editore di Allen Ginsberg e ,soprattutto uno dei più importanti e significativi poeti ed intellettuali statunitensi ha visitato Roma pochi giorni fa.

Ferlinghetti ha dedicato all'Italia due raccolte di poesia: Scene italiane e Not like Dante, titolo della manifestazione e di un suo celebre componimento:
"Non come Dante
che scopre una commedia
lungo le falde dell'eden
dipingerei un diverso
Paradiso
in cui la gente sarebbe nuda
com'è sempre
in scene così
perché vuol essere
un dipinto delle anime
ma senza angeli apprensivi a dir loro
di come l'eden sia
l'immagine perfetta
d'una monarchia".

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