domenica 25 maggio 2008

GIOVANNI AMENDOLA- LA CONQUISTA DELLA LIBERTA'

Sono trascorsi cento anni dalla fondazione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
Anni durante i quali, soprattutto in alcune fasi storiche, i giornalisti hanno difeso la loro liberta' e quella di tutto il Paese.
Nel corso del Ventennio Fascista Giovanni Amendola, fondatore de 'Il Mondo', si e' impegnato tenacemente contro la brutalita' del regime. Ha offerto una testimonianza limpida di autonomia di giudizio e di critica.
Parlamentare e giornalista, morto nell'aprile del 1926, a causa delle percosse subite qualche mese prima ad opera dei fascisti, non si lascio' mai intimidire rappresentando una delle voci piu' autorevoli dell'opposizione. E' sulla sua figura di intellettuale libero dai condizionamenti che la casa editrice Memori dedica il volume ''La conquista della liberta'. Il giornalismo italiano da Amendola alla Liberazione''. La prima copia del testo e' stata presentata e consegnata al Quirinale, al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione dell'avvio delle celebrazioni del Centenario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

Il libro, curato da Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa italiana, ricostruisce il percorso politico e giornalistico di Giovanni Amendola. Un percorso umano che, di fatto, coincide con un periodo difficile e doloroso della storia italiana. Il Fascismo, infatti, tento' di manipolare l'informazione soffocando la sua liberta'. Nel clima avvelenato dei primi anni Venti, Giovanni Amendola si impegno' nella sua battaglia ''contro la brutalita' della dittatura fascista''. Il modello incarnato da Amendola, scrive nella prefazione Arrigo Levi, ''ha sempre rappresentato, per i giornalisti italiani, un fondamentale punto di riferimento e, in un certo senso, anche una sfida. La sua storia di politico e' infatti strettamente legata, fino alla fine, alla sua figura di giornalista''.

Esempio anche per tutti i giornalisti di oggi, a Giovanni Amendola e' stato intitolato l'istituto di previdenza della categoria. Le riflessioni sulla sua personalita' sviscerano tutti gli aspetti del suo lavoro e delle sue innumerevoli denunce. Dall'esperienza del passato, poi, si passa anche all'esame delle prospettive del presente e del futuro. Nel testo vengono presentate le riflessioni svolte nel maggio del 2005 sugli stretti legami tra liberalismo e democrazia. Una giornata di studi in cui e' stata ribadita, ancora una volta, l'importanza del ruolo della stampa libera nella societa' italiana.

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