giovedì 22 novembre 2007

ALBERTO MORAVIA NELLE FOTO DI DACIA MARAINI

Quasi cento fotografie, in gran parte inedite, realizzate dalla scrittrice e compagna di Alberto Moravia, Dacia Maraini, durante i frequenti viaggi compiuti dalla coppia tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, vengono presentate, in occasione del centenario della nascita del grande scrittore e intellettuale romano, presso la struttura dell'Ex Gil a Trastevere, recentemente adibita a spazio espositivo.

La mostra 'Moravia. Dal mondo intero. Fotografie di Dacia Maraini', curata dal fotografo Serafino Amato, è realizzata dall’assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della regione Lazio, in collaborazione con il fondo 'Alberto Moravia' e con il patrocinio del ministero per i Beni e le Attività Culturali. “Non sono una fotografa - ha sottolineato la scrittrice Dacia Maraini, intervenendo questa mattina alla conferenza stampa di presentazione - ma da mio padre ho ereditato l’idea di portarmi sempre dietro la macchina fotografica, come un taccuino”.

Da domani e fino al 22 dicembre, attraverso le stampe di grande dimensioni, disposte seguendo un percorso ben preciso, quasi a sottolinearne la dimensione fortemente narrativa, si potranno rivivere i viaggi della coppia in Africa, “il paese che Alberto ha amato di più”, ha ricordato la scrittrice, in Centroamerica, in Giappone e in Cina.
“Lui, non aveva un buon rapporto con le macchine, di qualunque tipo esse fossero ma - secondo la Maraini - gli piaceva molto il prodotto finale e quindi, di conseguenza, era molto paziente quando gli chiedevo di mettersi in posa, in modo che, oltre ai paesaggi, nelle foto ci fosse spesso anche una presenza fisica”.

Nelle parole del curatore che, come ricordato dalla stessa Maraini, ha messo mano in un archivio un po’ disordinato e impolverato, traspare la soddisfazione per il risultato raggiunto. “Ho provato la stessa emozione nel curare questa mostra - ha precisato Serafino Amato - di quanta ne provi quando organizzo le mie. Le immagini di Dacia tendono ad essere organizzate in sequenza, in una struttura tipicamente letteraria, da sinistra verso destra. Esse sono dei documenti importanti che testimoniano sì un periodo storico, ma che, nello stesso tempo, hanno un valore artistico". "Sono dei pezzi di arte contemporanea”, ha concluso Amato .

Anche la Maraini è sembrata emozionata davanti ai suoi scatti, così meticolosamente scelti ed organizzati: “E’ tutto merito di Amato se sono tornate alla luce queste foto e si è organizzata questa mostra. Esse - ha spiegato la scrittrice - rappresentavano, in un certo senso, degli appunti di cose che mi colpivano”. Parlando poi di Moravia, Dacia Maraini ha ricordato che nei viaggi veniva fuori “tutta la sua grande curiosità. Sceglievamo insieme le destinazioni, ma alla base dei nostri viaggi c’era poco di turistico, mentre forte era il desiderio di conoscenza''.

''Alberto - ha ricordato la scrittrice - aveva forza, energia e giovinezza. Molto spesso ci stancavamo più noi, (riferendosi ai viaggi con Pasolini, Davoli, Citti, la Callas e via dicendo ndr) di quanto facesse lui e questo nonostante i lunghi viaggi e i luoghi non facilmente raggiungibili”. L’esposizione viene arricchita, poi, dallo splendido spazio espositivo del complesso dell’Ex Gil, opera dell’architetto Luigi Moretti. “Siamo felici di poter presentare questa mostra – ha detto l’assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport della regione Lazio, Giulia Rodano – in un luogo così significativo dove, negli ultimi dieci mesi, abbiamo ospitato già quattro esposizioni. La cultura contemporanea – ha sottolineato la Rodano – nelle sue espressioni visive più proprie ed originali quali la fotografia e il cinema, rappresenta la destinazione d’uso per questo storico e suggestivo edificio di Roma".

"L’esposizione di queste foto – ha ricordato l’assessore – costituisce l’omaggio della regione Lazio al centenario della nascita di Alberto Moravia. Sono certa – ha concluso – che anche grazie a questa mostra molti cittadini romani e laziali potranno riscoprire questo complesso, riappropriandosene”. La mostra, che verrà inaugurata oggi alle ore 18 alla presenza del ministro dei Beni Culturali, Francesco Rutelli, è arricchita da un catalogo multimediale realizzato con il patrocinio del Mibac. A completare l’omaggio ad Albero Moravia, il 1° dicembre a partire dalle ore 10 e fino alle 17, presso il Palazzo del comune di Sabaudia, si terrà un incontro con Dacia Maraini, corredato dalla proiezione del docufilm “Moravia 99+1” di Gianni Barcelloni e Alain Elkan.

Nessun commento:

Archivio blog